Con la certezza dell’ultima partita stagionale saltata, Dusan Vlahovic potrebbe aver terminato il suo percorso alla Juventus senza competizioni vinte e con un’amarezza di base per un progetto tecnico non del tutto riuscito. Arrivato dalla Fiorentina nel gennaio del 2022, il serbo doveva essere il nuovo grande e devastante attaccante di una Juventus pronta a tornare a vincere in tempi relativamente brevi. Invece, per un mix di fattori, Vlahovic è stato risucchiato dai problemi che hanno attanagliato tutta la squadra e che hanno impedito alla Juventus di riposizionarsi nei piazzamenti a cui è abituata.
La stagione di Vlahovic attraverso i numeri
La stagione del serbo può essere considerata tutt’altro che esaltante, in relazione alle attese che poteva generare. L’annata poteva essere determinante per lui, protagonista anche al Mondiale e con una Juventus che poteva e voleva rilanciare le sue ambizioni sul campo, nonostante i problemi extra calcistici. Poco di quello che poteva andare bene alla fine ha funzionato.
Vlahovic infatti in tutte le competizioni ha segnato 14 gol e 4 assist, con 42 presenze ufficiali tra Serie A, Champions League, Europa League e Coppa Italia. La media gol è decisamente bassa per un attaccante del suo livello, poiché Vlahovic ha siglato una rete ogni 210’ che ha trascorso in campo, tenendo conto del fatto che i minuti giocati in stagione sono stati poco meno di 3000. I numeri assumono contorni anche più complicati da “giustificare” se si guarda al solo campionato, competizione in cui il serbo ha segnato 10 gol e servito 2 assist in 27 partite. Inutile dire che società, tifosi e allenatore potevano aspettarsi molto di più da un giocatore del suo calibro.
Le possibili cause di una stagione non esaltante
Sicuramente i continui cambi di modulo e di formazione non aiutano Vlahovic a integrarsi bene nel progetto Juventus. Così come il calcio tutt’altro che offensivo di Massimiliano Allegri, il quale ha quindi almeno una parte di responsabilità per ciò che concerne la frenata tecnica e prestazionale del serbo ex Fiorentina. Lo stesso Vlahovic è stato forse investito di eccessive responsabilità a livello mentale: non dà ancora l’idea di essere un trascinatore e la sua bravura tecnica a volte lascia spazio al nervosismo in mezzo al campo.
Il grande alibi di Vlahovic è sicuramente quello degli infortuni. L’attaccante infatti ha subito diversi stop nel corso dell’annata e questo rappresenta certamente un fattore. Solo in questa stagione, infatti, il calciatore ha saltato almeno 13 partite a causa di infortuni vari. La pubalgia lo ha tormentato per un po’ ma in seguito i problemi sono emersi anche alla coscia e alla caviglia. La sua integrità fisica, quindi, non è mai stata davvero tale nel corso dell’annata.
Chissà se il ragazzo riuscirà a trovare la sua dimensione in bianconero – con Allegri o un altro allenatore che sappia meglio valorizzarlo – oppure se, anche in vista di un ridimensionamento economico necessario senza coppe, la Juventus sarà costretta a privarsi delle sue qualità di fronte a un’offerta monstre. La cessione di Vlahovic non è più un’opzione così lontana.