La Cina, si sa, è un paese in forte espansione, con un mercato non molto regolamentato, che consente la
produzione di vere e proprie copie di prodotti di grandi marchi. Il settore dei cellulari non poteva non essere preso in
considerazione.
Shanzhai, traduzione di bandito, è il soprannome dato alle imitazioni dei cellulari delle grandi marche, ossia
di qualsiasi telefono cellulare, di cui non è autorizzata la vendita da parte delle autorità di regolamentazione.
IPhone in miniatura, Nokia N97, telefoni cellulari che fungono anche da rasoi e
altri a forma di pacchetti di sigarette, sono solo alcuni dei dispositivi del mercato grigio, in vendita
presso i mercati cinesi. A volte questi telefoni sono così simili agli apparecchi originali che possono essere difficili
da distinguere. Tuttavia, talvolta mancano funzioni o, addirittura, possono essere venduti con un malware
preinstallato o possono causare pericoli per la sicurezza, come le batterie che esplodono.
I Fake iPhone, le imitazioni, sono stati venduti apertamente accanto ad Apple iPhones reali,
clandestinamente nei bazar di elettronica di Pechino. L’iPhone non è venduto ufficialmente in Cina, ma i commercianti
acquistano i telefoni sbloccati al di fuori della Cina e li rivendono all’interno del paese. China
Unicom è in trattative con Apple per lanciare ufficialmente l’iPhone nel paese.
Le differenze vanno dalla possibile installazione di specifiche applicazioni su di essi, come ad esempio un popolare
client di chat o dalla scritta errata sul retro di alcuni dei cellulari, come AIphone o iPhne.
Altre variazioni ortografiche dei cellulari sono Nckia, Nokla e Samsang.
L’imitazione dell’iPhone, chiamato China-made piuttosto che pirata o falso, costa intorno ai 100 euro,
anzichè 400 euro.
I Telefoni Shanzhai hanno ottenuto ottimi risultati. Dei 750 milioni di telefoni cellulari prodotti
in Cina l’anno scorso, circa uno su cinque, 150 milioni, sono stati i shanzhai ji, o telefoni
banditi. Alcuni esportati in altri paesi, ma la maggior parte venduti nei mercati della Cina. Questi telefonini,
quest’anno, hanno sicuramente preso una quota maggiore del mercato cinese di cellulari.
Questo fenomeno non ha influenzato soltanto i produttori mondiali, ma ha colpito anche le aziende cinesi.
Alcuni fornitori di shanzhai hanno cominciato a progettare e commercializzare cellulari con licenza
ufficiale, hanno cominciato a muoversi al di là della semplice copia, cominciando ad innovare.
Come la funzione Dual Sim, sviluppata per soddisfare le esigenze del mercato locale, che consente
agli uomini d’affari in viaggio tra Taiwan, Hong Kong e la terraferma, di utilizzare due schede sim distinte.
Altre novità sono state, ad esempio, i cellulari con altoparlanti extra, per gli agricoltori che possono non
sentire i loro telefoni lavorando fuori, quelli con grandi schermi e tastiere per le persone anziane, con accendini
inclusi, con luci speciali che possono essere utilizzate per identificare soldi falsi.
L’industria shanzhai ha sede a Shenzhen, una città del sud, dove le fabbriche sfornano gadget
per le aziende tra cui Apple. I telefoni non sono venduti solo in tutta la Cina, ma anche esportati in decine di paesi ù
in via di sviluppo, come Africa, America Latina, Medio Oriente e altre regioni del mondo. I produttori di telefoni
shanzhai che diventano legali potrebbero potenzialmente diventare fornitori a livello mondiale.
Fino a qualche anno fa, l’industria cinese di questi cellulari era praticamente inesistente. La tecnologia necessaria
per realizzare questi prodotti era difficile da trovare e ancora più difficile da padroneggiare.
Tutto questo cambia nel 2005, quando Mediatek, una società di progettazione di microchip del
Taiwan, ha sviluppato quello che gli esperti chiamano una soluzione chiavi in mano, una piattaforma integrata che
contiene complessi sistemi software di telefonia mobile in un unico chip. Ciò ha reso molto più facile e
meno costoso costruire cellulari e sfornare nuovi modelli a velocità sorprendente.
L’attività shanzhai ha preso un’ulteriore spinta un paio di anni più tardi, quando il governo cinese
abrogava norme intese a limitare il numero di aziende che potessero fabbricare telefonini, abbassando così le
barriere all’entrata per centinaia di imprenditori desiderosi di avere un pezzo del più grande mercato
al mondo di telefonia mobile.
Il fenomeno shanzhai non è naturalmente passato inosservato ai grandi produttori di cellulari. I telefoni del
mercato grigio hanno già fatto scendere i prezzi dei cellulari di marca e stanno cominciando a portare via la
loro quota di mercato.
Alcuni produttori, come Nokia, stanno lavorando con il governo cinese per la repressione della
contraffazione e per sensibilizzare sui pericoli potenziali dei telefoni falsi, alcuni dei quali hanno
avuto problemi con le batterie, che esplodono, o l’esposizione a quantità anormali di radiazioni.
In ogni caso, l’agguerrita concorrenza tra le imprese continua a spingere i prezzi verso il basso, mentre i prezzi
per la tecnologia più avanzata continuano a salire, costringengo molte imprese a chiudere, che non possono
avere i margini di profitto di un paio di anni fa.
Migliaia di aziende shanzhai sono scomparse negli ultimi mesi o si sono trasferite in nuove aree di opportunità,
come i computer portatili shanzhai e le fotocamere digitali.
Comunque è proprio vero: Dio creò il mondo, il resto è stato fatto in Cina.